Castel Palt

Sorgeva sopra Tierno, nella zona di Besagno a 371 m s,m.; ora rimangono pochi ruderi sul dosso omonimo. Era un castello fortificato  come il Castello della Corte. Nel 1216 è menzionato un “Federico  de Paldo” . In una “carta” dell’anno seguente il “Castrum Paldi” è di proprietà di Zuccone di Castel Baldo e di sua moglie Irmilla.

 

Zuccone, che feudatario vescovile, nel 1217 pagò al Vescovo di Trento Federico Vanga una multa di duecento lire veronesi per l’uccisione del figlio di Pietro di Mori, servo del Vescovado. Oltre a ciò rimise al principe Vescovo una casa murata di sua proprietà ed il Castello di Paldo, del quale poi venne nuovamente investito assieme ai suoi eredi. (“Zucco de Baldo.. cum viis et senteris, muris et serraturis de Castro Paldo”). Il sunnominato Federico de Paldo appare nel 1259 in un concilio di nobili della Vallagarina nel quale si tramava, sotto la direzione d’Ezzelino da Romano, una congiura contro il Vescovo di Trento, Egnone di Piano. Baldo è nominato quale “castrum” fino al 1339 nell’elenco dei feudi tenuti da Giovanni di Castelbarco. Di poi il luogo è detto “dosso di Castel Baldo” e del Castello come abitazione fortificata non si hanno più notizie. Ognibene e Guglielmo fratelli  de Paldo sono ancora ricordati nei documenti dell’anno 1476.

 

Tratto dal libro di Luigi Dalrì     Mori “ note storiche dalle origini alla fine della 1 guerra mondiale” finito di stampare nel 1987  da “La Grafica” per conto della cassa Rurale di Mori.