Raccolta su un terrazzo esposto sulla Valle del Cameras, alle pendici del monte Biaena, la singolare chiesa di Monte Albano cattura lo sguardo del viaggiatore per l’imponente orologio sulla facciata del romitorio rivolta a valle. Almeno cinque le vie di accesso percorribili a piedi, per salire al santuario dal sottostante paese di Mori e dalle diverse contrade; si arriva ai piedi della scalinata che dà accesso al santuario. Una cancellata in ferro battuto racchiude il .....
Orientata regolarmente ad est, la chiesa di Santo Stefano sorge a sud-ovest dell'antico nucleo di Mori; l'esistenza di un edificio sacro già di rilievo è documentata nel XII e XIII secolo, ma quello attuale deve le sue forme alla ricostruzione seicentesca, proseguita poi nel Settecento con l'ampliamento del presbiterio. Della prima chiesa rimane il campanile. Principali avvenimenti storici: Fine XII sec., prime notizie sulla chiesa 1214: la chiesa risulta essere dedicata a.....
Fatta costruire da don Pietro Andrea Delaiti nella prima metà del XVIII secolo come cappella privata della famiglia, fu destinata all’uso pubblico degli abitanti della frazione di Molina nel 1853, quando questi ultimi si assunsero l’onere di ingrandirla e provvedere alla sua manutenzione. Questa scelta comportò il progressivo abbandono dell’antica chiesa di S. Biagio, costruita sul’omonimo colle e decentrata rispetto al paese, che da quel momento in poi venne aperta solo nel giorno del patrono (3/2) e, su richiesta dei fedeli, il giorno di S. Valentino (14/2)...
La chiesa di San Biagio si erige su un piccolo dosso staccato dal declivio che divide la valle del Cameras dalla Valle dell’Adige. Purtroppo di essa non rimangono che il campanile e pochi ruderi dell’aula. Della storia dell’edificio rimangono scarsissime tracce documentali e per la datazione ci si deve affidare all’analisi delle murature e tecniche di costruzione. Un aspetto molto particolare della chiesa è quello di presentare due navate affiancate, erette in due tempi diversi. La prima, databile al XI sec. si è affiancata una seconda, databile al XII-XIII sec...
La chiesa di San Marco Evangelista, menzionata dalle fonti bibliografiche a partire dalla prima metà del XVI secolo, presenta una semplice facciata timpanata con portale lapideo affiancato da finestre quadrangolari, sovrastato da oculo e coronato da frontone marcato da cornici. I prospetti rivelano la differenza delle quote degli alzati dei corpi di aula e presbiterio, quest'ultimo meno elevato; entrambe le fiancate presentano due finestre rettangolari. Presso la fiancata destra, tra aula e presbiterio, si innesta il semplice campanile a fusto quadrangolare, aperto...
La Chiesa di Sant’Agnese viene ricordata per la prima volta in un documento relativo a una visita pastorale del 1537 e risulta consacrata nel 1636, affidata quindi alla Comunità di Tierno per il suo mantenimento. Tra il 1862 e il 1962 subisce più opere di ampliamenti e restauri a cui probabilmente si devono le forme attuali. Nel 1909 venne restaurato il campanile e dotato di nuova campana. Ulteriori interventi si resero necessari, come per molte chiese della zona, dal termine della prima Guerra Mondiale...
L'odierna chiesa di Santa Maria in Binde sorge a poca distanza dal luogo ove era situato un edificio sacro preesistente, testimoniato dalla presenza del campanile. La chiesa viene eretta a fine secolo XIX, per poi, in seguito ad un alluvione, venire demolita e riedificata nelle forme attuali nei primi anni del XX secolo. Presenta una facciata simile ad un tempio classico, molto severa e semplice, a quattro....
La cappella, interessante testimonianza di religiosità locale, è situata in località La Rì, lungo la vecchia strada che attraversa l’abitato di Valle S. Felice e sale verso Pannone.
Questo grazioso edificio di culto “rurale” consiste in un’aula semplice rettangolare con soffitto a spicchi, cui si accede attraverso un portoncino affiancato da due finestre protette da inferiate. L’architettura semplice tradisce un impianto gotico sotto un rifacimento rinascimentale....
La chiesa di loppio fu ricostruita negli anni 1818-1819 e fu dedicata a Maria Assunta. Carlo Ercole la volle in stile freddamente neoclassico (attico a quattro colonne di pietra che sostengono il timpano). Poiché la villa Castelbarco apparteneva al Comune di S. Felice, la vecchia chiesa fu dichiarata espositura di quella parrocchia nel 1820 e venne consacrata dal Vescovo Giovanni Giacomo Della Bona, il 23 ottobre 1884. L’interno, ad unica navata, possiede alcune....
Salendo al santuario di Montalbano da Morivecchio, a pochi metri dall’ultima curva che immette sul santuario, si intravvede il capitello di S. Anna, eretto ancora nel 1692 da Francesco Battisti. Nel settembre del 1999 qualcuno si è preso cura ed è stato finalmente collocato un piccolo quadro. Nel 2001 un gruppo di volenterosi ha reso ulteriormente bello il capitello con una nuova ripulitura-restauro e con la collocazione di una preziosa e bella statua della Santa, a ricordo e in riconoscenza dei tanti devoti che nel corso degli anni si sono rivolti fiduciosi,...
...LO SAPEVI CHE?
Monte Albano è stata una zona abitata e frequentata dal periodo del bronzo. Sono state trovate tracce della civiltà del bronzo (1900-1500 a.C.). L'abitato apparteneva alla cultura dei castellieri trentini; l'intera zona era costituita da altre alture, che davano vita ad altri castellieri: quella del Santuario, del Castello e del Doss Mota. A causa dell'aumento della popolazione, l'abitato venne ampliato ai piedi del Monte Albano. Lungo la Valle dell'Adige sorgono i "Pipel", rocce di forma conica, alle quali venivano attribuiti un'anima possente e divina. Accanto a queste pietre sacre sorgevano i villaggi come a Corno presso il Pipel di Tierno e l'abitato di Monte Albano, presso il Pipel di Mori Vecchio.